16 marzo 2011

Luoghi comuni

Udite udite. In Inghilterra hanno pubblicato un libro che è già best-seller. E’ intitolato semplicemente: A cosa pensano gli uomini a parte il sesso.
Una copertina nera che salta all’occhio.
Un titolo accattivante
Un libro sicuramente di facile lettura.
Infatti all’interno ha 200 pagine completamente bianche.
Un quaderno di appunti. Utilissimo. Pratico. Uno schiaffo in faccia a tutte le femmine (noi) che si ostinano da secoli a cercare di trovare nella testa dei maschi pensieri diversi da quello.
Tipica la scena da film dove i due sono a letto, lui guarda assorto nel vuoto, e lei dopo 22 secondi netti di silenzio non resiste e lo spacca in 4 con la frase canonica: “ a cosa stai pensando?”.
Alla smorfia di lui, lei incalza con viso scocciato:” non mi dici mai a cosa pensi!”.

Ma cristosanto, se lui non ti rende edotta ci sarà un motivo!
Probabilmente (anzi, sicuro) non pensa a nulla.
Forse pensa a come si sentirebbe meglio dopo una bella scopata.
O, se l’ha appena fatto, pensa al modo più rapido ed indolore per addormentarsi.
Dopo la notte arriva mattina.
E la mattina significa lavoro. Ingannare il tempo con soddisfazione guadagnando da vivere.
Cosa desiderare di più?

Donne, impariamo da loro!
Hanno desideri semplici. Concreti. Basati sul momento presente.
Possibilmente realizzabili.
E infatti li realizzano. Non tutti, non sempre, ma l’idea è quella.
Ho conosciuto pochi uomini insoddisfatti della loro vita.
Della loro moglie, invece, tanti!

Perché lei non pratica a letto questo e quello.
E dire che l’avevano scelta proprio perché non faceva “questo e quello”.
Aveva l’aria di una brava ragazza.
Una santa.
Da sposare, appunto.
Così ora, dopo anni di convivenza, hanno la scusa buona per sfamarsi altrove.
Dicono: ne abbiamo l’esigenza. Lo facevano anche i cavernicoli, perché non dovremmo farlo noi?*
La società (maschilista)e la genetica sono dalla loro.
Anche alcune donne, ahimè.

E a proposito di donne, mi chiedo da sempre una cosa:
una volta appurata questa semplicità di raziocinio da parte dei maschi, che spesso fa a pugni con la nostra avida complessità concettuale**, perché non ne godiamo?
Abbiamo bisogno per forza di avere accanto un essere analogo al nostro?
Non sia mai!
Sai che casino, stare al mondo.
Molto più di adesso.
Tutti a farsi paranoie inutili.

Tutti a soffrire di insonnia e di stitichezza.
Tutti a scopare solo per amore.
Cioè mai!
Un mondo pieno di telenovelas.
E di reality shows.
Sarebbero felici solo i parrucchieri.
E le estetiste.
E il premio Nobel andrebbe all’inventore del gel per le unghie.


Il problema sorge quando incontri un uomo complicato.
A me è successo.
Insicuro. Difeso. Terrorizzato dalle conseguenze di venire a letto con te.
O, peggio, di instaurare una qualsivoglia relazione con te.
Estremamente cerebrale.
Su ogni piccola cazzata tesse discorsi di ore. A volte di giorni interi.
Elucubra, riflette, elabora i concetti più astrusi.
Spesso dimenticandosi che esisti.
Un soliloquio maniacale continuo e ripetuto.
Perché lui è sensibile.
Non prende le cose alla leggera.
Soffre.
Probabilmente l’unico a soffrire così tanto su questa Terra.

E così, per evitare di essere trascinata nel baratro del suicidio, inizi a rimpiangere Lui.
L’homo simplex..
Che non è un virus contagioso.
E’ il discendente del cavernicolo.
Magari fin troppo diretto e pratico, ma efficace.
Ci compensa.
Ci aiuta.

Donne, facciamoci aiutare!




contagiosamente vostra....

Letizia





*questo fa presupporre che si considerino addirittura “altro” dagli uomini delle caverne…buono a sapersi!
** non sempre. C’e’ anche qualche donna che tenta di imitare i maschi o, peggio, che fa il ministro.

6 commenti:

  1. un mio "ex" se così lo si può definire (lui in merito avrebbe probabilmente da risentirsene a tale appellativo :S), aveva ideato una teoria: gli uomini sono semplici e lineari, le donne complesse e circolari...devo ammettere che non amo le generalizzazioni e un pò mi scoccia dargli ragione, ma trovo che non abbia tutti i torti...anche se lui aggiungeva di non essere "semplice e lineare" ma con un animo più simil femminile e quindi "complesso e circolare"...sarà per questo che se n'è visto bene da impegnarsi in alcun modo???

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  2. cara anonima,
    ma sto tipo ce li aveva proprio tutti i difetti, eeeh??!!
    contorto nelle teorie, e lineare nel disimpegno...e meno male che te ne sei libbberata!:))
    mi chiedo: oltre le parole, tu cosa hai visto in lui?
    forse è questo il dilemmone esistenziale...

    un forte abbraccio
    L.

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  3. Un italiano medio naufraga in un'isola deserta con Belen.
    Dopo qualche tempo i 2, soli e nudi nell'isola , sentono l'esigenza di fare sesso.
    La cosa si ripete per 1,2, 3 settimane, poi l'italiano medio chiede a Belen se si può mettere un paio di pantaloni e lei acconsente. I 2 continuano a fare sesso.
    Dopo una settimana l'uomo chiede a Belen di mettersi una camicia e una cravatta e lei acconsente. Continuano a fare sesso.
    Dopo un'altra settimana lui chiede a lei di tagliarsi i capelli corti e lei acconsente anche questa volta... ancora una settimana si sesso.
    Passa un'altra settimana e l'italiano medio chiede a Belen se puo chiamarla Mario, lei sempre più stupita acconsente anche questa volta... e lui " Mario! Finalmente ti vedo, lo sai che sono 2 mesi che mi chiavo Belen!!!??"

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  4. profonda:D posso sapere chissei, anonimo/a lettore/trice?

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  5. uuuuuh come sono d'accordo. voglio anch'io il cavernicolo. la cosa che mi fa + ridere del soliloquio maniacale che descrivi è il concetto "spesso dimenticandosi che esisti".

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  6. ....a me invece fa piangere!:)
    un abbraccio sorella!
    L.

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