2 settembre 2011

Bombolone alla crema

Dilemmi sudati da ombrellone.
Che proseguono all’aperitivo in terrazza.
Per immergersi nel long drink serale.
E finire all’alba spalmati sulle dita come crema o maionese.

Una vita da non morire mai.
Un’estate come tante altre.
Trascorsa con le amiche a chiedersi:

“Per iniziare una relazione è più importante l’attrazione fisica o quella mentale?”

C’est à dire, si inizia da sopra o da sotto?
Sesso o mente?
Corpo o anima?
Cuore o cervello?

La vera nota socio antropologica che vorrei riportare è che in genere, dalle grandi filosofie relazionali del nostro secolo, e senza essere giunte a NESSUNA conclusione logica, si finisce per disquisire avidamente di membri.

Membri provati, intravisti o addirittura sognati.
Membri di ogni razza e colore.
Membri marmorei, teneri, dolci e succulenti.
Membri misti per tutti i gusti.

Quindi la risposta è già insita nella domanda.
Una risposta del cazzo, mi consenta.
Ma reale.

Cosa ci scervelliamo a fare, mi chiedo, nel tentativo di mettere insieme il puzzle di una presunta anima gemella, se poi l’unico incastro che conta è quello anatomico?

Il fatto è che non puoi stare a ragionare troppo.
Portatelo a letto e poi vedi.
Lo dicevano anche le nonne*.
Anzi no.
Le nonne da tradizione consigliavano quello ricco.
La sapevano lunga.
Mentre noi al limite stiamo dietro a Rocco.
O forse sarebbe meglio stargli davanti.
In ogni caso nei pressi.
E’ rassicurante.
Avvolgente.
Introspettivo quanto basta.
Possibilmente anche retrospettivo.
Uno dal colpo sicuro.
Un uomo tutto d’un pezzo.
E che pezzo!

Purtroppo non è nemmeno questo che conta.
Intanto perché Rocco non esiste**.
Poi perché l’ardore fisico nella coppia prima o poi sfuma.
Muore.
Si spegne come un fiammifero nella neve.
E non sai più che pesci prendere.
Col plurale maiestatis, che fa figo.

E allora la risposta al dilemma esistenzialestivo per me è una:
si parte né da sotto né da sopra, ma dal sottosopra.
Dal sesso mentale.
Dall’anima che prende corpo.
Dalla sintonia delle parti e dall’anima del tutto.
Il silenzio che si fa musica.


Un fenomeno rarissimo, quasi quanto Rocco.

Celestialmente vostra.....
Letizia




*quando hai in mano una verità scomoda, la colpa è sempre della nonna! Ma che male avrà mai fatto?
**hai letto bene, NON ESISTE! uccidiamo i falsi miti una volta per tutte…..



6 commenti:

  1. Riflettendo sul silenzio che si fa musica … direi che aver scritto questo articolo è stata probabilmente un occasione persa per ascoltare questa musica.
    Ok ok il blog oramai esiste e ben quattro frequentatori iscritti (prima erano cinque poi mi sono cancellato) sono pur sempre una responsabilità…ma se di cose da scrivere non se ne hanno più, direi che è lecito non farlo.
    Oltretutto questa lettura è diventata una tristezza infinita: sempre le stesse cose, si parla sempre e soltanto del membro…si potrebbe definire appunto una lettura del cazzo.
    In passato alcuni interventi ... 90° anzi 95° è più folkloristico…li definirei simpatici e geniali ma sono l’ombra di quello che è arrivato dopo.
    Mentre all’inizio non esitavo a linkare questo blog ad amici e amiche per far leggere questi scritti, oggi spero vivamente che abbiano smarrito il mio suggerimento.
    Viene da chiedersi a questo punto perché ci scrivo sopra invece di ignorarlo. I motivi sono diversi: principalmente perché l’alter ego di letizia per quelle poche volte che ho avuto il piacere di leggerla senza maschera, mi è sembrata una persona completamente diversa da questa che scrive.
    Per quella provo e conservo la gratitudine di chi nel momento del bisogno mi ha ascoltato; parlandole, l’idea che mi ha dato era di una donna con problemi (ma chi non li ha oggi questi problemi) nell’affannosa e vana ricerca dell’ amore e per questa provo simpatia perché in quel ruolo mi ci vedo anche io (anche se fin d’ora ne ho ricavato soltanto affanno)

    A questa persona oltretutto debbo delle scuse per alcuni miei comportamenti dettati dalla gelosia o dalla stupidità… (e questo è l’altro motivo perché ho scritto sul blog)

    Letizia al contrario è il tipico caso di soldi buttati dallo psichiatra (…per lavoro ne ho conosciuti diversi e tutti mi hanno dato l’idea di aver bisogno d’aiuto più che darne…).
    Nel suo caso la definizione zoccola calza a pennello (termine amato dalle donne; noi uomini preferiamo il termine troia più storico…).
    Per lei l’amore non conta mai; contano soltanto le dimensioni e le prestazioni… anzi preferisco non contare affatto che arriviamo subito a numeri con molte cifre…
    Il tempo qui è scandito soltanto dalla ricerca metrica (più è lungo meglio è) e quella temporale (più duri duro meglio è). In questa situazione l’uomo diventa una sorta di bambolo gonfiabile (opportunamente irrigidito dove serve) da gonfiare all’occorrenza e sgonfiare subito dopo.

    Io però in quest’uomo non riesco proprio a vedermi…piccola parentesi mi viene in mente quella battuta tipica tra noi maschietti quando allo sprovveduto di turno si domanda se conta di più la lunghezza o il saperci fare con le donne. Con la risposta però si finisce sempre male perché nel caso si scelga la lunghezza verremo considerati incapaci e nel caso opposto si scelga il saperci fare avremo come minimo il cazzo piccolo…
    Scrivendo queste cose, temo di fare appunto quello con il cazzo piccolo e senza un curriculum (tacca in doppia colonna) è arduo dimostrare il contrario.
    Ma non importa sopravviverò a tale disonore e i 23 secondi netti (senza preliminari) saranno poi il mio riscatto…

    Cordiali saluti
    Fabio (le altre 2 b sono state richieste e riconsegnarte alla legittima titolare…)

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  2. L’amore che ci guida…
    Sono le 14, ne vengo dal bar dove ho preso il caffè e prima ancora sono stato a casa.
    Al bar ho incontrato un signore anziano, parlando con lui capisci dall’accento che per tanti anni è stato negli usa, il suo abbigliamento sempre sportivo catenina d’oro in vista su camicia sbottonata, fa capire che nella sua vita ha vissuto intensamente, i suoi discorsi sono di una persona colta.
    Dopo la rituale lite per chi deve pagare il caffè…oltretutto oggi lo prepara il fratello del proprietario e notoriamente fatto da costui è una ciofeca… iniziamo un discorso che ci porta a parlare dell’amore.
    Io e lui abbiamo minimo 30-40 anni che ci separano ma le sue parole trovano in me ammirazione per il coraggio di dirle a me che sono praticamente uno sconosciuto e approvazione perché sono esattamente concorde con il suo pensiero:
    …è l’amore che ci guida…
    Eh si perché ogni cosa che facciamo credo ci sia sempre l’amore dietro.
    Alcuni esempi di persone più anziane raccontate da lui e altre di miei coetanei ma che hanno avuto sempre la stessa sorte: dopo che l’amore è finito queste persone sono impazzite, il loro pensiero è annullato.

    Mentre parlavo con questa persona il mio pensiero è andato a fatti recentemente accaduti, a stupide incomprensioni che hanno rischiato di compromettere il mio amore per una fantastica principessa.

    Quando l’amore ci guida le cose le vedi sempre e soltanto positivamente: la persona per cui provi questo sentimento è la più bella del mondo, simpatica come aldo giovanni e giacomo dei tempi migliori, intelligente come margherita hack, per le sue qualità dimostrate sul lavoro, da sola potrebbe risollevare l’economia italiana, campionessa mondiale di fitness prima classificata che ha oltretutto partecipato alle gare bendata… e così via discorrendo.
    I tuoi occhi, il tuo pensiero ti dicono questo…non altra persona ti interessa.
    Quando per vari motivi una serie di incomprensioni ci condizionano e si sostituiscono all’amore, persa la nostra guida, si finisce che alla prima curva si sbanda per uscire fuori strada:
    E’ il momento più brutto perché quello che ne scaturisce è il nostro lato oscuro, diventiamo cattivi e vediamo con occhi diversi questa persona: bellezza di margherita hack (che da giovane sicuramente però sarà stata una gran gnocca) , simpatia di sgarbi, intelligente come la media di una puntata del grande fratello o isola dei famosi, qualità del lavoro paragonabili al governo greco, padronanza per il fitness pari alla mia (ti assicuro che in queste cose sono veramente scarso).
    In questa situazione, di amore perduto, stai continuamente male, non fai altro che pensare a lei, ai momenti in cui si scherzava, si parlava di cose serie, di confidenze molto intime, insomma ti manca punto e basta.
    L’unica strada da perfetto autolesionista quale sei diventato è di troncare tutto e farla finita con la segreta speranza che se lei ci tiene veramente a te farà l’impossibile per tenerti stretto a se.

    Forse ti starai chiedendo tutto questo che c’entra con il blog, o forse l’hai già capito…
    È questo l’amore… l’amore che ci guida, che ci fa combinare tutte queste cazzate come ragazzini di 16 anni e leggendo quest’articolo viene da chiedersi se tu questo amore l’hai mai provato.
    Probabilmente l’hai provato ma anche dimenticato se ultimamente si sente parlare soltanto di rocco.

    Quando ho letto le sue parole: sei nel mio cuore, nella mia mente in maniera importante, l’amore è tornato a guidarmi.
    Spero che da oggi in poi sarà sempre e soltanto l’amore a guidarmi.

    Oibbbaf

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  3. rispondo ad entrambi, poichè trattasi incredibilmente della stessa persona:
    l'amore ci guida, e sono d'accordo con te/voi, ma questo amore, a mio avviso, è ben poca cosa se non condito da un sano ed appagante sesso.
    Lo dicono anche i santoni alla Osho che nel sesso fatto con sentimento si possono raggiungere le alte vette del Sapere (orgasmico, aggiungo io).
    Detto questo, mi chiedo perchè il fatto che noi donne ci riuniamo per parlare ANCHE di cazzi ti turba così tanto. Il confronto con le esperienze altrui è basilare per poter vivere le relazioni (sesso incluso) al meglio. Forse se lo facessi anche tu capiresti tante cose e non avresti bisogno di scrivere incazzoso su questo blog per sfogare le tue frustrazioni.
    Questo blog è nato per creare discussione su argomenti- a mio avviso- poco trattati in società, e Letizia non è il mio alter ego, nè una maschera, bensì una parte di me, che ho scelto di mettere a nudo con i lettori (i quali dovrebbero essere ben più di 4, a giudicare dal numero di visite che ricevo.....).

    Una cortesia ( e mi rivolgo alla tua parte "amorevole"): evita di raccontarmi dei tuoi fatti virtuali con la tua "amante", non sono membri miei.

    Un saluto

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  4. Carissimo anonimo 1,
    non voglio fare l'avvocato difensore di Letizia, che non ne ha certo bisogno, ma non ho resisitito a replicare a questo scomposto, isterico e poco educato commento. Anche il tuo silenzio sarebbe stata musica.
    Innanzitutto, mi pare che tu non abbia colto il senso del post, sicuramente è ironico e un po' sboccacciato, come nello stile di Letizia, ma la conclusione non mi pare che si riduca solo a misure, io ci ho letto altro. Prima di replicare, in maniera così acida e, a mia avviso, offensiva, forse è il caso di leggere con più attenzione.

    Il secondo anonimo per me è Edmondo de Amicis e il suo commento è un inedito del libro Cuore! Ha lo stesso concetto di amore di mia figlia... di 15 anni, forse è giunta l'ora di svegliarsi e approfondire il concetto! E anche lui comunque non ha capito una mazza di cosa ha scritto Letizia, anche lui (ma forse è sempre quello di sopra in una crisi di sdoppiamento d'identità) ha visto solo le misure e Rocco e ha avuto una crisi isterica.

    Ciao
    Mk

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  5. Mi scuso se nel mio ultimo doppio intervento sono stato frainteso e involontariamente ho offeso la sensibilità di chi scrive e di chi legge.
    Far finta di niente, non è però nel mio stile e per questo proverò con frasi più corte e di facile comprensione a ribadire quanto già detto.

    A riguardo del blog in generale:
    noto che dai primi interventi a questi ultimi gli scritti si sono vistosamente impoveriti dal punto di vista umoristico e soprattutto nei contenuti.
    Prima le letture erano spiritose, veloci, mai volgari, ricchi di rimandi; rileggendolo scovavi sempre qualche cosa di nuovo che nella lettura precedente ti era sfuggito…
    Le ultime letture al contrario sono scadute nel volgare, hanno perso di stile e di gusto; denotano a mio avviso l’inaridimento di chi scrive.
    La mia antipatia per rocco ha certamente contribuito ad accentuare queste mie sensazioni negative.

    A riguardo di quest’ultimo articolo pubblicato da letizia:
    Specifico intanto che il secondo intervento voleva brevemente far capire cosa è importante per me in una relazione e di come il problema se attrazione fisica o quella mentale non si pone e anzi serve soltanto come scusa per illudersi di scrivere qualche cosa di utile.
    Vorrei specificare che il sesso mi piace e lo adoro (e stesso vale per Edmondo de Amicis); poi ti assicuro che non sono un bacchettone e oltretutto ritengo di non essere nemmeno tanto malaccio quando lo pratico.
    Il problema per una relazione non è se viene prima l’attrazione fisica o quella mentale semmai cercare di mantenersela stretta questa relazione invece di mandare a puttane famiglia e figli come accade sempre più spesso.

    Vorrei per concludere rispondere anche a MK.
    Marlene Kuntz? Mein Kampf ? Mortal Kombat? Mark Knopfler? Meredith Kercher?
    Intanto scrivi che letizia non ha bisogno di avvocati difensori e quindi già da solo hai ammesso che il tuo intervento è inutile, poi dici che nella lettura ci vedi altro!?
    Ma di quest’altro non fai menzione probabilmente perché non c’è altro da aggiungere … se invece la verità è che questo tuo intervento è servito soltanto come lasciapassare per le sottovesti di Letizia allora non ho niente da obiettare consigliandoti però per il futuro di usare gli sms… A proposito di svegliarsi direi che a breve tocca pure a te se ancora credi che tua figlia quindicenne con il fidanzatino legge cuore…

    Fabio

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  6. No, Fabio, non sei stato frainteso, eri stato chiarissimo, questa volta hai detto le stesse cose senza dare della puttana a Letizia, già va meglio.
    Io solitamente se un giornale o un blog non mi piace più, perde d'interesse o quant'altro, non mi scaglio in modo isterico contro l'autore, semplicemente non lo leggo più. Non è forse che sei tu che hai qualche sospeso con Letizia?

    Per quando riguarda l'articolo di Letizia, pensavo che lo rileggessi e capissi, non pensavo servissero chiarimenti, ma tantè:

    Penultimo capoverso
    "Purtroppo non è nemmeno questo che conta.
    Intanto perché Rocco non esiste**.
    Poi perché l’ardore fisico nella coppia prima o poi sfuma.
    Muore.
    Si spegne come un fiammifero nella neve.
    E non sai più che pesci prendere."

    Tu ci trovi una conclusione materialista? Ci vedi solo misure? o esattamente il contrario? Io il contrario.
    Il tuo tanto antipatico Rocco non esiste!! E quando l'ardore fisico finisce, non rimane più nulla. Forse ti sei fermato al capoverso precedente e ti si è chiusa la vena.
    Caro Fabio, devi avere un ego piuttosto ingombrante se pensi di essere stato solo tu innamorato e pensare che la tua storia valga per tutti. Forse questo cinismo di Letizia è dato proprio da una delusione d'amore, di una "sua" storia d'amore, non della tua... o forse no... sono comunque c...i suoi, e non penso che abbia bisogno di psicanalisti della domenica.

    Mein Kampf

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